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Aquile “in vacanza”: alla Reggina il derby
Il Catanzaro lascia punti pesanti, ancora una volta, contro avversari modesti: a “beneficiare”, oggi, una onesta Reggina che, senza proclami, realizza l’en plein di vittorie contro i giallorossi, tra Coppa e campionato. Boccata d’ossigeno di vitale importanza per gli amaranto, che espugnano il “Ceravolo” di misura, riacquistando fiducia e morale. Tardiva la reazione degli uomini di Dionigi, mai veramente pericolosi, se non nel finale, quando ci si mette di traverso pure la sfortuna: clamoroso il palo di Riggio, a pochi minuti dalla fine. Emblematici i fischi del pubblico, che auspicava di archiviare il 2017 vincendo il derby, per poi lavorare con maggiore serenità e distensione durante la pausa di gennaio.
Dionigi lascia fuori Maita, lanciando Onescu a supporto di Letizia e Falcone dal 1′. Dopo lo scambio di omaggi tra presidenti, si avvia la gara. Primo tempo avaro di emozioni, con i padroni di casa che provano a manovrare, senza riuscire ad inserirsi tra le linee. Unico acuto, un tiro di Benedetti servito da Letizia, salvato sulla linea da Gatti; i ragazzi di Maurizi si arroccano in difesa, affidandosi a qualche sporadica ripartenza: un tiro di Sparacello si spegne sul fondo. Fiacco e centrale, il colpo di testa di Falcone.
Nella ripresa è la Reggina a trovare il vantaggio: al 52′, Bianchimano sbroglia un’azione convulsa sugli sviluppi di un angolo, lasciando di sasso Nordi. Ci si attenderebbe una reazione d’orgoglio delle Aquile, ma non avviene, perlomeno non subito: Dionigi inserisce Anastasi, Spighi, Maita e addirittura gli acciaccati Cunzi ed Infantino, ma senza risultato. Al 71′ Falcone non impatta di un soffio la sfera, che sfiora beffardamente il palo alla destra di Cucchietti. I giallorossi si destano e insistono, complice la verve di Cunzi, sempre sgusciante e grintoso. Come se non bastasse, a dire di “no” all’US è il palo centrato dal colpo di testa a scavalcare di Riggio, al minuto 86, con l’estremo difensore amaranto che si oppone alla successiva conclusione di Zanini. A conti fatti, è il portiere Cucchietti il man of the match, provvidenziale su Cunzi in uscita e poi su Onescu e Anastasi, in seconda battuta. Finisce 0-1, mani tra i capelli per il Catanzaro che recrimina per le occasioni sciupate, essendosi svegliato troppo tardi; festa per la Reggina che torna alla vittoria per la gioia dei venti supporters in curva Est, rivedendo un po’ di luce. Per il Cantazaro il dato disarmante è non aver totalizzato nemmeno un punto nelle ultime tre gare (quello ottenuto con la Paganese è stato decurtato per la penalizzazione), restando a fermo 24, mentre la Reggina sale a quota 21.