"Match analysis": il Pisa di Alberto Aquilani, prossimo avversario delle Aquile

Scritto da  Apr 25, 2024
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Trentacinquesima giornata di campionato per i giallorossi di mister Vincenzo Vivarini, impegnati in trasferta contro il Pisa di Alberto Aquilani.

Il Catanzaro riparte dalla trasferta di Pisa

Dopo l’importante pareggio casalingo di 0-0 contro la Cremonese di mister Stroppa, i giallorossi scenderanno in campo nell’anticipo del venerdì sera presso lo stadio Arena Garibaldi per affrontare il Pisa di mister Aquilani. Match dal sapore di play off, con il Catanzaro che punta ha portare a casa i 3 punti per rimanere attaccato alla Cremonese che affrontare in contemporanea il Venezia di mister Vanoli, prossimo avversario casalingo per Iemmello e compagni.

Si riempie ancora la casella dell’infermeria purtroppo! Per questo finale di campionato, il tecnico abruzzese dovrà fare a meno di D’Andrea e Ghion. Entrambi i calciatori di proprietà del Sassuolo, si sono sottoposti all’intervento chirurgico con l’obiettivo di essere pronti per il ritiro estivo del prossimo torneo. Tra i disponibili dovrebbe esserci Luca Verna, ex del Pisa.

In casa nero azzurri, mister Aquilani ha tracciato un percorso di risultati positivi simili al Catanzaro. L’ex tecnico della Primavera della Viola nella gara di andata è uscito sconfitto dal Ceravolo per 2-0.  Assente il calciatore Hermannsson e l’attaccante Torregrossa “con qualche dubbio”. Presente anche un ex giallorosso nelle fila del Pisa “si tratta di Marin” che a Catanzaro era arrivato giovanissimo in prestito dal Sassuolo nella stagione di Serie C 2017/18, disputando 27 gare, per poi essere ceduto al Pisa al termine del torneo.

Spostandoci sul tema principale dell’articolo, come match analyst della Redazione, in questa uscita saranno disponibili spunti di carattere tecnico-tattico sul prossimo avversario del Catanzaro, il Pisa.

Il sistema di gioco utilizzato maggiormente in stagione da mister Alberto Aquilani al Pisa è il 1-4-2-3-1. La volontà della squadra è quella di provare a fare le partite imponendo il proprio calcio sull’avversario. Purtroppo questo evento non sempre riesce durante l’arco dei 96 minuti.

Tra i pali troviamo l’ex Reggina e Udinese (Nicolas), portiere brasiliano dalle caratteristiche tecniche   elastico, esplosivo, veloce negli spostamenti, bravo nelle uscite alte e a giocare con i piedi. Il reparto di difesa è disegnato con due centrali (Calabresi e Caracciolo) e due terzini (Barbieri e Beruatto); i primi hanno il compito di guidare la retroguardia e cercare di imporsi sugli avversari mentre i terzini si devono alternare in una fase di spinta per aiutare la squadra in fase offensiva.

Dei quattro difensori citati, vanta grossa esperienza anche in categoria superiore con la maglia del Bologna, Arturo Calabresi, difensore forte fisicamente capace di ricopre il ruolo di centrale difensivo con attitudine nell’adattarsi al ruolo di terzino destro o in qualsiasi altro ruolo della difesa.

I due mediani sono molto importanti. Il loro compito è diviso. Un giocatore deve fare più da regista, per tenere uniti i reparti (evitare che la squadra sia troppo disordinata) e dare i giusti tempi e ritmi di gioco; l’altro, il mediano, ha il compito di dare una mano alla retroguardia, abbassarsi sulla linea dei centrali difensivi quando la squadra è in difficoltà e recuperare un numero importante di palloni per permettere una rapida transizione offensiva.

I due mediani titolari maggiormente visti al centro del campo in stagione sono: Esteves e Marin (ex dell’incontro). Marin è un giocatore che naviga come interno in un centrocampo a due. Ha svolto questo ruolo con la primavera del Sassuolo. Ricopre anche il ruolo di mezzala e vertice basso. Per un allenatore è un centrocampista versatile. Le sue caratteristiche tecniche sono il dinamismo e la personalità. Molto bravo anche sui calci piazzati da fermo “arma pericolosa per Fulignati e compagni”.

Il  1-4-2-3-1 presenta in fase offensiva quattro giocatori. Il trequartista ha un compito delicato e meticoloso. Sugli esterni cambia il compito. Andare a creare superiorità numerica cercando l’uno contro uno e mettere in difficoltà la difesa avversaria è il compito. Non farlo significherebbe lasciare la squadra completamente spezzata.

Il trequartista del Pisa è l’esperto Mattia Valoti ex Spal e Milan. Oltre alle grandi presenze in Serie A, possiede caratteristiche duttili tatticamente. Gioca principalmente come mezzala o come centrocampista centrale, ma può ricoprire anche il ruolo di trequartista dietro le due punte “come viene impiegato attualmente”. Dimostra abilità tecniche è possiede inoltre un buon tiro dalla lunga distanza.

Arriviamo alla conclusione dell’articolo, trattando il discorso relativo alla punta. Nel sistema di gioco del 4-2-3-1, l’attaccante deve essere abile all’interno dell’area di rigore ma deve anche sapersi muovere su tutto il fronte offensivo dialogando con il trequartista situato alle spalle, favorendo dei loro inserimenti in modo da riempire l’area di rigore avversaria.

Anche in questa ultima foto parliamo di un calciatore. L’attaccante più prolifico del Pisa è Torregrossa “in dubbio la sua presenza”. Oltre alla sua forte struttura, è dotato di un piede mancino abile nello svariare su tutto il fronte d’attacco. Molto forte nel gioco aereo con una buona rapidità in campo aperto. Ricopre anche il ruolo di seconda punta adattandosi a qualsiasi partner d’attacco.

L'approfondimento integrale insieme a pillole tattiche di match analysis, aneddoti e dati statistici, nel Settimanale in edicola o in formato digitale:

 

 

Niccolò Brancati

IlGiallorosso.info
Redazione
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