L’ultima sfida di campionato vedrà il confronto tra Catanzaro e Sampdoria.
Andrea Pirlo sbarca in Calabria con la sua Sampdoria. Centrato l’accesso ai playoff nonostante i problemi durante la stagione, nell’ultima giornata il popolo doriano potrà capire la posizione finale che occuperà: stagione ricca di risultati altalenanti al di sotto delle aspettative e dei programmi tracciati ad inizio anno che volevano la Samp indiscussa protagonista insieme al Parma. Giocando con i pronostici, in caso di sconfitta da parte del Catanzaro, se il Palermo non dovesse conquistare la vittoria, i blucerchiati salirebbero al sesto posto in classifica non affrontando nella fase play off i giallorossi, diverso se dovesse arrivare la vittoria da parte del Catanzaro.
La situazione in casa giallorossa con l’addio del quarto posto si complica per mister Vivarini. Pesante l’assenza di Jacopo Petriccione in mezzo al campo out per squalifica. Scognamiglio giocherà il match in diffida, mentre Brighenti tornerà arruolabile. Purtroppo, si aggrega al gruppo dell’infermeria l’attaccante Giuseppe Ambrosino che ha rimediato una botta durante un duello di gioco nel match contro il Venezia, costringendolo ad assentarsi dal campo per almeno 30 giorni.
Presentato in breve il momento dei due club, il match analyst della redazione presenta il tecnico Andrea Pirlo è la sua Sampdoria tecnicamente e tatticamente.
La Sampdoria viene disegnata nella prima parte del girone d’andata da mister Andrea Pirlo con il suo marchio di fabbrica adottato nell’esperienza annuale alla Juventus, il 4-3-3. Stankovic tra i pali, la linea di difesa a quattro composta da: Stojanovic, Ghilar di Murru e Barreca, al centro del campo Jepes, Kasami e Vieira ad ispirare la manovra mentre in attacco Borini per il ruolo di centravanti di riferimento con a completare il reparto di attacco De Paoli a destra e Estanis a sinistra.
Purtroppo questo stile di gioco ha compromesso i piani dettati da mister Pirlo che spesso è stato messo in discussione visti i pessimi risultati ottenuti.
Arriva il cambio tattico. La Sampdoria con il mercato invernale, acquista Alvarez (da Sassuolo), Piccini (da, svincolato), Darboe (da Lask/Roma), Leoni (da Padova). Con i nuovi giocatori e le cessioni effettuate, i doria acquisiscono una nuova mentalità portandola ad adottare un sistema di gioco differente “3-5-2” conquistando una serie di risultati utili per la conquista di un posto nella lotta ai play off.
La formazione ligure adotta uno stile di gioco che predilige organizzazione e costruzione dal basso come evidenziamo nella grafica superiore. Spesso durante la costruzione, il terzino con il mediano e il difensore vertice basso vanno a formare un rombo. Il compito è quello di attirare l’avversario in zona palla. Il compito di attaccante ed esterno è quello di attaccare lo spazio lo spazio dietro la linea di difesa.
In fase di Non Possesso assume una dislocazione in un 4-1-4-1 assicurando una squadra corta e compatta pronta alla ripartenza. Notiamo anche come varia il sistema, collocandosi con un 5-3-2 mantenendo alti i due attaccanti offensivi oltre la linea di metà campo.
In un match contro il Parma “vincitore del campionato”, i blucerchiati hanno creato costanti di genere offensivo, come rappresentiamo in foto 1 e 2. L’attacco della Sampdoria portava i difensori del Parma a difendere con densità sul lato palla lasciando sul lato opposto un giocatore smarcato e libero di attaccare la porta avversaria con palla al piede.
Un’altra ed ultima azione offensiva dei doria è quella di giocare palla centralmente è convergere sull’esterno che attacca con velocità la profondità permettendo ai compagni di imbucarsi in area di rigore avversaria in attesa del cross alto o basso.
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