Una sfida ce ritorna quasi 20 anni dopo dall'ultima sfida tra Aquile e biancorossi. La squadra di Davide Possanzini ha sfruttato appieno la sosta con l’obiettivo di sfatare il tabù trasferta. I numeri dicono che Burrai e compagni al “Martelli” sono quasi infallibili. 4 vittorie e 2 pareggi con 14 punti all’attivo nelle sei gare disputate, con 7 reti realizzate e appena 3 subite. Per contro, in trasferta biancorossi a caccia del primo acuto, visto il rendimento da zona retrocessione: 7 gare con 5 sconfitte e due pareggi, 5 gol segnati e ben 12 incassati, assieme al Catanzaro e al Modena non hanno ancora vinto una partita in trasferta.
Analisi tattica
Possanzini non è stato solo vice di De Zerbi, ma è stato anche suo compagno per qualche mese a Brescia. Tutto parte dalla costruzione dal basso, tanto che si spinge a dire:<<Con me si gioca la palla a terra, nasce da lì la mia idea>>. La palla gira tra i quattro difensori e il portiere Festa, che è un vero regista. Un giro palla a tratti snervante: non è raro vedere il centrale Redolfi fermarsi al limite dell’area con il piede appoggiato sul pallone per diversi secondi ad aspettare la reazione degli avversari, così come spesso la palla viene rispedita a Festa, anche dopo la verticalizzazione per i due mediani che si abbassano e puntualmente scaricano all’indietro noioso? Infatti, simpaticamente un giornalista mantovano l’ha definita l’ipno-zona di Possanzini. Poi viene il bello, quando si trova il varco per avviare l’azione, ecco il terzino destro salire sulla fascia, ecco il trequartista di sinistra allargarsi, ecco i due trequartisti svariare con grande libertà senza dare punti di riferimento. Ma il vero elemento decisivo è il centravanti. Possanzini preferisce Mensah a Mancuso che viene incontro, riceve palla, fa salire la squadra e la smista per gli inserimenti dei compagni. Dalla lentezza iniziale si passa ad una velocità d’azione fulminea. Lo schieramento di partenza del Mantova è un 4-3-3: nonostante Possanzini si conceda delle rotazioni, esiste un undici titolare abbastanza consolidato. Domani tre i ballottaggi che lo accompagneranno sino al momento di compilare la distinta, visto che Maggioni e Fedel si contendono il posto sulla fascia destra del reparto arretrato, Cella e Redolfi la maglia da titolare per affiancare al centro della difesa Brignani, mentre sulle trequarti Aramu e Fiori sembrano in vantaggio e lasciano il “duello” per il terzo compagno di reparto a Galuppini e Bragantini.
Probabili formazioni:
Catanzaro (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Compagnon, Pontisso, Petriccione, Pompetti, D’Alessandro; Iemmello, Biasci. All: Fabio Caserta.
Mantova (4-2-3-1): Festa; Maggioni, Brignani, Redolfi, Barni; Trimboli, Artioli; Galuppini, Aramu, Fiori; Mensah. All: Davide Possanzini.
Gli Ex
Leonardo Mancuso ha giocato nel Catanzaro un anno mezzo totalizzando 52 presenze e 5 reti segnate. Era il Catanzaro di Alessandro Erra come allenatore, i giallorossi al termine della stagione evitarono di disputare i Play-out in Serie C all’ultima giornata. Lo storico e illustre doppio ex porta invece il nome di Giorgio Corona, al quale abbiamo già dedicato un apposito approfondimento.
La Storia: Mantova definito il Piccolo Brasile
Il Mantova vanta 7 partecipazioni in Serie A, 15 campionati di Serie B(uno vinto nel 1970-71). L’epopea del “ Piccolo Brasile” comincia nel 1955-1956: una bella favola, che proietta i virgiliani dall’inferno all’olimpo del calcio italiano. Tale nome venne coniato da un gruppo di sportivi di Cesole (MN) che, in occasione di un’esibizione di Pelè in Italia, coniarono l’appellativo con tanto di cartello: il mito era nato. A questa squadra sono legati indissolubilmente alcuni grandi personaggi. Impossibile non citare colui che seppe plasmare il carattere dei giocatori, guidandoli da bordo campo: Edmondo Fabbri, il popolare omino di castelbolognese. Altro deus ex machina di questa squadra straordinaria fu Italo Allodi, giunto a Mantova da Suzzara nelle vesti di calciatore ed affermatosi poi come il primo, vero general manager italiano. Fabbri poi andò alla Nazionale e Italo Allodi disegnò la grande Inter di Angelo Moratti: con queste basi, dunque, il Mantova entrò di diritto nell’élite del calcio. Anni dopo arriva un’importante sponsor , la ditta petrolifera Ozo, che è proprietaria della raffineria sorta alle porte della città. La squadra cambia i colori sociali in onore dello sponsor: da biancazzurri a biancorossi. Comincia la scalata a fine torneo la classifica vedrà i biancorossi al secondo posto, risultato questo che garantisce l’accesso alla Quarta Serie. Nel 1957-1958 i biancorossi centrano la seconda promozione consecutiva. In Serie C, stagione 1958-1959, a poche giornate dal termine il Mantova è secondo dietro al Siena. Il destino vuole che i virgiliani si rechino proprio in Toscana, i biancorossi si impongono per 2-0 con gol di Turatti e Recagni ed è aggancio. In campionato finiscono a pari punti, serve lo spareggio in campo neutro a Genova il 28 giugno 1959, il Mantova vince 1-0 rete di Fantini ottiene la promozione in Serie B. Nella stagione 1960-1961 solo il Venezia arriva davanti ai biancorossi, forte di una contestata vittoria casalinga. La sicurezza matematica della promozione in Serie A giunge alla terz’ultima gara, vinta 2-0 in casa col Brescia. Il Mantova è passato dalla quarta serie all’Olimpo del calcio. Hanno indossato la maglia del Mantova Dino Zoff dal 1963 al 1967, Angelo Benedicto Sormani arrivato al Mantova nel 1961 dal Santos di Pelé rimasto in terra virgiliana sino al 1963 prima di approdare alla Roma.
I precedenti al Militare e al Ceravolo
In perfetto equilibrio quattro vittorie per parte e due pareggi otto gol all’attivo e sei al passivo. L’ultima sfida tra Catanzaro e Mantova risale al 23 aprile 2006 il Mantova guidato da Domenico Di Carlo espugnò il Ceravolo per 1-0 grazie alla rete di Noselli. A fine stagione il Catanzaro retrocesse in Serie C mentre il Mantova perse la Serie A in una drammatica doppia finale con il Torino.
I precedenti di Caserta contro il Mantova
Fabio Caserta ha incontrato due volte il Mantova, quando era alla guida del Perugia in Serie C una vittoria ed una sconfitta.
Precedenti del Catanzaro con l’arbitro Monaldi
Tradizione favorevoli per il Catanzaro con il direttore di gara di Macerata, nei quattro precedenti tre vittorie un pareggio, da ricordare la vittoria nel derby contro il Crotone(2-0) e il 3-0 nella passata stagione contro la Feralpisalò. Due i precedenti con i virgiliani una vittoria ed un pareggio.
Ultimo successo del Catanzaro Campionato di Serie B 1972-1973(10-12-1972)
Catanzaro-Mantova 3-0
Marcatori: 16’Alberto Spelta, 64’Carlo Petrini, 77’Alberto Spelta Rigore,
Catanzaro: Claudio Bandoni, Fausto Silipo, Sergio Zuccheri, Sergio Ferrari, Luigi Maldera, Luciano Monticolo, Alberto Spelta, Adriano Banelli, Carlo Petrini(64’Polito Pota), Paolo Braca, Aquilino Bonfanti, Allenatore: Renato Lucchi a disposizione: Dino Di Carlo
Mantova: Angelo Recchi, Gianfranco Platto, Ivan Bertuolo, Gianluigi Roveta, Giuseppe Bacher, Gianfranco Leoncini, Fernando Viola, Franco De Cecco, Giorgio Repetto, Roberto Caremi, Levio Iori, Allenatore: William Negri a disposizione: Mario Da Pozzo, Alberto Mantovani
Arbitro: Ferdinando Reggiani di Bologna
Ultimo Pareggio Serie A 1971-1972(12-03-1972)
Catanzaro-Mantova 1-1
Marcatori:6’Alberto Spelta, 60’Sauro Petrini,
Catanzaro: Flavio Pozzani, Franco Pavoni, Gian Piero D’Angiulli, Adriano Banelli(61’Angelo Carella), Luigi Maldera, Sergio Zuccheri, Alberto Spelta, Maurizio Gori, Angelo Mammì, Roberto Franzon, Paolo Braca, Allenatore: Gianni Seghedoni a disposizione: Luciano Bertoni,
Mantova: Angelo Recchi, Giovanni Masiello, Ivan Bertuolo, Ugo Tomeazzi, Giuseppe Bacher, Dante Micheli, Alberto Carelli, Sergio Maddé, Sauro Petrini, Franco Panizza, Paolo Nuti, Allenatore: Renzo Uzzecchini a disposizione: Roberto Tancredi, Umberto Depetrini,
Ultimo successo del Mantova Campionato di Serie B 2005-2006(23-04-2006)
Catanzaro-Mantova 0-1
Marcatori: 5’Alessandro Noselli
Catanzaro: Emanuele Belardi, Alessandro Del Grosso(58’Ronaldo Vanin), Orlando Urbano, Mathew Olorunleke, Stefano De Angelis, Davide Tedoldi, Riccardo Gissi, Domenico De Simone, Fabrizio Ferrigno (40’Luca Ceccarelli), Giorgio Corona, Italo Mattioli(58’Alessandro Pellicori), Allenatore: Bruno Giordano a disposizione: Luca Anania, Cristian Adami, Rocco Giannone, Salvatore Miceli,
Mantova: Mirko Bellodi, Stefano Sacchetti, Mattia Notari, Gabriele Cioffi, Ivanoe Lanzara, Emiliano Tarana, Massimo Brambilla, Gaetano Caridi(66’Alessandro Doga), Alessandro Noselli(88’Paolo Poggi), Mirco Gasparetto(80’Claudio Grauso), Allenatore: Domenico Di Carlo a disposizione: Pierluigi Brivio, Davide Mezzanotti, Vincenzo Sommese, Gennaro Volpe,
Arbitro: Andrea De Marco di Chiavari
Espulso: 39’Mathew Olorunleke