Tanta, troppa e imprevedibile confusione dopo più di un mese dall'inizio del campionato regna in casa Catanzaro. Sfide che sembrano sempre simili nell'andamento, gare double face in cui la squadra di Caserta regala almeno un tempo agli avversari salvo poi, con improvvisa impennata, cercare di raddrizzare la situazione. Contro la Cremonese, se vogliamo, il Catanzaro è uscito sconfitto per una sfortunata disattenzione nel finale, ma in realtà è sembrato schierato in campo senza un criterio certo e con poche idee. In sala stampa, dopo la sconfitta alla quale hanno contribuito anche VAR e un pessimo Piccinini, ribattezzato "Mr. Been" dagli tifosi locali, Fabio Caserta ha dato la consueta spiegazione alla sconfitta senza tuttavia spiegare il perché di alcune sostituzioni che hanno ulteriormente indebolito l'assetto della squadra. D'Alessandro per Pagano e l'ottimo Compagnon per Cassandro, hanno dato inizio ad una discesa di prestazione culminata nella disattenzione finale.
I diversi perché di una stagione partita male. Mai con lo stesso modulo per due gare consecutive, un gioco latitante, giocatori che faticano a trovarsi in campo. La verticalizzazione tanto amata dal mister di Melito Porto Salvo, si sostanzia in lanci lunghi per lo più operati dal buon Pigliacelli nelle vesti di centrocampista aggiunto con giocatori senza uno spartito di riferimento, producendo una ciclotimia tattica che conta vittime illustri, su tutti il duo d'attacco Iemmello-Biasci, il primo costretto ad un ruolo che gli vieta di dare profondità alla manovra e giocare vicino alla porta, il secondo anziché recitare il ruolo di "cobra", veste i panni del "falegname" vagando a tutto campo. Mister Stroppa (che in sala stampa si è anche prodigato a leccare le ferite del collega) , ha mantenuto invariato l'assetto, attendendo le sciagurate mosse dell'avversario, operando le due sostituzioni (Barbieri e Johnsen) che hanno confezionato i tre punti.
Ma del resto come dicono gli Ultras "Nd'avimu e sarvara"! O no? All'orizzonte Salernitana e Modena. Due gare molto difficili che precedono la trasferta di Bari che potrebbe sancire ciò che accadde anni orsono nel campionato di serie C allorquando Mister Auteri fu sostituito da Grassadonia proprio prima della gara in Puglia al "San Nicola". Un "Arechi" che a marzo 2023 vide ribollire di emozioni ed orgoglio un immenso popolo giallorosso che anche domenica si appresta a seguire in massa (almeno 3000 tifosi) i propri beiniamini, alla ricerca di una svolta in stagione. Non sarà facile, complice un Iemmello ai box ma con un Pontisso pronto a rientrare e a dire la sua. Di certo non vorremmo ora essere nei panni (e nei pensieri) di mister Caserta che da questa trasferta vedrà - nel bene e nel male - schiarirsi il destino. L'attuale collocazione deficitaria in classifica non consentirebbe un altro stop e la proprietà giallorossa, dovrà stare molto attenta perchè la strada intrapresa non promette nulla di buono. Guai a crogiolarsi sui lamenti o ad essere bollati come simpatici ma sfortunati. Questi sono tutti elementi che sono da ostacolo alla dichiarazione di "consolidamento"! Perdere la serie B sarebbe un peccato mortale. Ci auguriamo che il funesto accadimento di natura vichiana non si concretizzi e che proprio quella Salerno che un giorno salutò il ritorno in cadetteria con scenari festosi, restituisca un pò di serenità insieme ad un futuro migliore alle Aquile giallorosse.
Avanti tutta Catanzaro!