L'aspetto positivo, il Catanzaro ritorna illeso e con un punto in più dal difficile campo della Salernitana, squadra retrocessa, quell’Arechi che consegnò al Catanzaro di Mr. Vivarini la promozione in serie B. Tremila inimitabili cuori al seguito, difficili da vedere fuori casa anche in serie A e sottolineare l’apporto dell’immenso Popolo giallorosso, non deve vestire i panni della banalità o peggio ancora della normalità, perché una passione così è un fatto eccezionale che va sottolineato.
Considerata la classifica a dir poco deficitaria delle Aquile, il pareggio permette di fare un piccolo passo avanti alla squadra di Mr. Caserta e di galleggiare ai confini dell’inferno, malgrado l'allenatore abbia serenamente dichiarato in press conference di non essere al momento interessato alla classifica, è difficile fare sonni tranquilli ad una tifoseria che inizia a mal sopportare la totale assenza di gioco. Una statistica impietosa, zero tiri in porta, zero corner, lasciano qualche dubbio.
Perplessità che invece sembra non avere il Ds Ciro Polito che oggi in conferenza stampa ha difeso l'operato dell'allenatore: <<La squadra lo segue e c’è grande unità all’interno del gruppo. Si cambia un allenatore perché ci sono problemi con il gruppo o una mancanza di risultati, ma non è il caso nostro e una sconfitta con il Modena non cambierà la nostra fiducia nell’allenatore>>. Una difesa totale del tecnico che in automatico si traduce in una difesa di chi ha operato la scelta: <<Abbiamo fatto un mercato completo, con doppi ruoli in ogni reparto e avere qualche giocatore in più non può che fare bene, specialmente in un campionato difficile come la Serie B dove sappiamo che ci vuole pazienza, in linea con il nostro progetto principale di consolidamento della categoria>>.
Dunque da parte degli addetti ai lavori, nessun problema di gioco nè di risultati, ma appuntamento (con speranza) alla gara contro il Modena di Bisoli, per un'auspicabile e definitiva crescita, che non si riduca ai soliti, forse fin troppi prevedibili lanci lunghi per il solitario Pittarello, confidando molto sulla tenuta di una difesa che ha trovato in Pigliacelli un erede forse anche migliore del suo predecessore, vestendo sempre più i panni del leader. Mentre a centrocampo positivo anche l'innesto di Mamadou Coulibaly. Ma la percezione rimane quella del poco dialogo tra solisti di qualità in assenza di uno spartito da suonare. Inizio campionato, carichi di lavoro, giocatori arrivati a fine mercato, ora affidino a maestà “il tempo” la definizione del progetto dichiarato che, al momento, non sta dando i valori attesi e un eventuale, ulteriore, malaugurato inciampo, non potrebbe essere accolto con la solita comprensiva sopportazione.
Avanti tutta Catanzaro!